POLIZIA PENITENZIARIA
Lo stemma araldico
L’azzurro che prevale sulle fiamme e sull’argento sono i colori tradizionali del Corpo. La fiamma, infatti, rappresenta il recupero, nella società, delle persone condannate ad una determinata pena. La fascia rossa ricorda invece il sangue versato dagli agenti di custodia e dalle vigilatrici penitenziarie. Lo stemma è timbrato da una corona d’oro dei vari Corpi di Polizia ed è circondato da alcune fronde di quercia e di corone di alloro, legate con un nastro tricolore. I compiti istituzionali sono anche enunciati nel motto che recita: “Despondere spem munus nostrum” (garantire la speranza è il nostro compito).
Cenni storici
La Polizia Penitenziaria è stata costituita nell’anno 1990 in sostituzione del Corpo degli Agenti di Custodia. La professionalizzazione e la demilitarizzazione furono i motivi principali per convincere poi lo stato a creare la nuova organizzazione. La Polizia Penitenziaria tra i suoi organici vanta anche un team sportivo di affermata fama mondiale. Si tratta, infatti, delle Fiamme Azzurre. La sua linea di veicoli è blu scuro con una striscia di colore azzurro che si protrae lungo dove ci sono le scritte bianche che indicano appunto la denominazione di Polizia Penitenziaria. Attualmente i veicoli maggiormente usati sono la Lancia Lybra, l’Alfa Romeo 159 e l’Iveco Daily. Quest’ultimi vengono principalmente utilizzati per il trasporto dei detenuti.
La Polizia Penitenziaria
Subordinata al Ministero della Giustizia la Polizia Penitenziaria Italiana di fatto gestisce il sistema delle prigioni inteso a svolgere principalmente una funzione di correzione. Il corpo garantisce inoltre la sicurezza all’interno delle case di reclusione, allo scopo di evitare evasioni, e l’ingresso di persone non autorizzate. Inoltre mantiene l’ordine all’interno delle strutture, gestisce il trasporto dei detenuti verso altre prigioni tribunal e ospedali. Da sottolineare che La Città del Vaticano, non disponendo di un sistema carcerario interno, invia i criminali nelle case di reclusione italiane.
Competenze, compiti e attribuzioni
Le Competenze della Polizia Penitenziaria sono delineate come di seguito descritto:
- Attuazione dell’ordine e della sicurezza negli istituti e la garanzia dei servizi penitenziari, del trattamento dei detenuti idonei ad usufruire delle misure alternative alla detenzione (arresti domiciliari etc,)
- Direzione e gestione tecnica di carattere generale
- In virtù di quanto stabilito dall’art. 5 della legge 15 dicembre 1990, n. 395, gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria svolgono inoltre i seguenti Compiti:
- Assicurano l’esecuzione delle misure in termini di libertà personale;
- 2. Garantiscono l’ordine negli istituti di prevenzione
- 3. Partecipano, anche a gruppi di lavoro, a svariate attività di osservazione e al trattamento rieducativo dei detenuti.
- 4. Espletano il servizio di piantonamento dei detenuti in luoghi esterni.
- 5. Concorrono con le altre forze di polizia per garantire l’ordine pubblico e il soccorso in caso di gravi incidenti o calamità naturali.
Gli agenti di Polizia Penitenziaria rivestono le cariche di:
- Sostituti ufficiali di pubblica sicurezza, Ufficiali di Pubblica Sicurezza (solo gli appartenenti ai Ruoli Direttivi e Dirigenziali )
- Agenti di Pubblica Sicurezza
- Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria
- Polizia Stradale e ferroviaria.