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Guardia di Finanza

GUARDIA DI FINANZA

Lo stemma araldico

Della Guardi di Finanza è attualmente in uso e venne conferito all’arma dalla presidenza della Repubblica nell’anno 1949 e successivamente fu modificato nel 1988. Lo stemma si compone di uno scudo sannitico, un cielo, di un profilo di un grifone d’argento seduto sugli arti posteriori, mentre la zampa anteriore destra si appoggia su un forziere d’argento. Il tutto è contornato da uno scenario di montagne, mare e pianure. Inoltre troviamo una montagna che è il Cimon del Passo Rolle e situata nel trentino. Lo scudo è decorato anche da 10 nastri ognuno in rappresentanza dei meriti civili e militari ricevuti.

Sotto lo scudo, si legge il motto araldico «NEC RECISA RECEDIT» («neanche spezzata retrocede»).

La Nascita e l’Unità d’Italia

La nascita della Guardia di Finanza risale al 1° ottobre dell’anno 1774, quando venne istituita la Legione delle Truppe Leggere, per volontà di Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna. Fu il primo corpo speciale istituito per la vigilanza finanziaria ai confini, oltre che per garantire la difesa militare. Con la successiva riunificazione dell’Italia i vari Corpi si fusero nel cosiddetto Corpo delle Guardie Doganali, istituito nel 1862 per la vigilanza doganale, allo scopo di impedire ogni forma di contrabbando e qualsiasi altra trasgressione finanziaria.

Dal secondo dopoguerra ad oggi

Anche nel dopoguerra, il Corpo della guardia di Finanza si è dimostrato valente con l’altruismo dei suoi uomini, e tanta solidarietà prestando soccorso alle popolazionI vittime di gravi calamità ed il prezzo per l’impegno profuso fu pagato con la morte di 1300 eroici finanzieri decorati poi dallo stato. La riforma dell’imposizione fiscale ad opera del ministro Vanoni e il ruolo assunto nel sistema relativo al pagamento dei contributi ad attuare una ferrea lotta all’evasione fiscale.

I Compiti istituzionali e i reparti speciali

I compiti della Guardia di Finanza sono stabiliti dalla legge N. 189 datata 23 aprile 1959, e principalmente sono quelli di costante prevenzione, ricerca e denuncia delle evasioni e violazioni finanziarie, ma anche atti a vigilare su tutto ciò che ha uno specifico interesse economico e politico. Come per tutte le arme, anche quella della Guardia di Finanza vanta dei reparti speciali che operano a servizio di un Comando preposto a tale funzione, retto da Generale del Corpo d’Armata di Roma, e sono costituiti da un Comando per la Tutela Economia e della Finanza e un Comando di Unità Speciali. Il primo retto da un Generale di Divisione o di Brigata, ha sede a Roma ed assolve funzioni di comando, di coordinamento e controllo dei vari Nuclei Speciali.

I Ruoli e i Gradi

I gradi all’interno della Guardia di Finanza si dividono fondamentalmente in 4 categorie ben definite; infatti, troviamo gli Ufficiali superiori ed inferiori, seguiti poi dagli Ispettori, che poi con il passar degli anni di servizio, vengono a fregiarsi dei vari titoli di maresciallo come ad esempio ordinario, capo, aiutante e luogotenente. Infine troviamo i Sovrintendenti (vicebrigadiere, brigadiere e brigadiere capo nella carriera apicale) e gli Appuntati.

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