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Esercito Italiano

ESERCITO ITALIANO

Lo stemma araldico

Lo stemma araldico è rosso, con lorica d’oro che attraversa due cannoni di bronzo incrociati. Lorica e cannoni attraversano anche due fucili d’argento, anch’essi incrociati con baionette e casse nere. Sotto lo scudo troviamo il motto in lettere maiuscole nere: SALVS REI PVBLICAE SVPREMA LEX ESTO, caricata tra le parole REI PVBLICAE e SVPREMA e una granata nera con fiamme di colore rosso.

La Nascita

L’Esercito Italiano (EI) come le altre quattro forze armate italiane, è alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore della difesa. L’esercito italiano in origine si chiamava “Regio Esercito”e nacque nel 1861 in concomitanza con l’unità d’Italia a seguito della fusione con l’armata sarda, e nel 1946 assunse la denominazione attuale dopo l’instaurazione della Repubblica. Nel secondo dopoguerra, l’Esercito subì una riorganizzazione in funzione di un’eventuale azione militare da parte delle forze del Patto di Varsavia. I costanti cambiamenti degli scenari politici a livello internazionale hanno poi fatto sì che l’Esercito Italiano partecipasse a varie missioni di pace sotto l’egida dell’ONU o della NATO, come ad esempio la missione Ibis in Somalia nel 1992 e in Bosnia Erzegovina, dal 1995 al 2002. Con l’avvento del 21° secolo l’Arma dei Carabinieri che faceva parte dell’esercito, è diventata autonoma. L’emanazione della legge, n. 226 del 23 agosto 2004 ha poi comportato la sospensione del servizio militare obbligatorio e a una progressiva riduzione degli effettivi in organico.

Le Missioni Internazionali

Nei primi anni ottanta l’esercito ha partecipato (dal 1980 al 1982), alla sua prima missione armata all’estero, ovvero la cosiddetta Missione Italcon, e precisamente la guerra in Libano. Successivamente si diede una nuova dimensione alle forze armate italiane, quindi la sua azione militare non era più difensiva ma soprattutto di supporto alle iniziative internazionali di pace. L’esercito venne, infatti, schierato nella missione in Namibia (1989-1990), in Albania e Kurdistan (1991) e in Somalia (dal 1992 al 1994). Seguirono poi la missione in Mozambico (1993-1995), e quelle in Bosnia ed Erzegovina (1995-2002, e Kosovo (1999).

Il nuovo millennio

Con la legge Martino e la sospensione definitiva del servizio di leva obbligatorio in Italia, venne avviata una sostanziale fase di ristrutturazione e di ottimizzazione delle risorse umane e la forza operativa passò in pochi anni da o 230.000 a circa 102.000 unità.

Il nuovo millennio

Con la legge Martino e la sospensione definitiva del servizio di leva obbligatorio in Italia, venne avviata una sostanziale fase di ristrutturazione e di ottimizzazione delle risorse umane e la forza operativa passò in pochi anni da o 230.000 a circa 102.000 unità.

 

L’ORGANIZZAZIONE

L’Esercito Italiano è organizzato secondo una struttura al vertice della quale si pone il Capo di Stato Maggiore, che si avvale dei seguenti Comandi di Vertice: Comando per la Formazione, la specializzazione e la dottrina e il

Comando Logistico per il sostegno alle Forze armate. Inoltre dipendono direttamente dal Capo di Stato Maggiore: il Comando delle Forze Operative Terrestri e il Comando Operativo dell’Esercito, il Comando Militare della Capitale, il Comando delle Forze Operative Nord e Sud, il Comando delleTruppe Alpine.

Il Comando Nato e il Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto.

 

Armi e Corpi dell’Esercito

Le varie unità erano addette alle esigenze logistiche necessarie. Da ciò sono nate poi le Armi e i Corpi degli Eserciti.

Il nostro Esercito allinea quindi sei Armi e tre Corpi. Le prime sono di Cavalleria, Fanteria Artiglieria, Trasmissioni, Genio, Materiali e Trasporti. I Corpi sono invece quello di Commissariato, Sanitario e degli Ingegneri.

 

I Ruoli e i Gradi

La gerarchia militare italiana è disciplinata dal d.lgs. 15 marzo 2010, in particolare sono previsti:

Ufficiali generali

  • Generale
  • Generale di corpo d’armata
  • Generale di divisione
  • Generale di brigata

Ufficiali superiori

  • Colonnello
  • Tenente colonnello
  • Maggiore

Ufficiali inferiori

  • Capitano
  • Tenente
  • Sottotenente

Sottoufficiali

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