ARMA DEI CARABINIERI
Lo stemma araldico
venne modificato, il 21 maggio 2002 in occasione del riconoscimento dell’arma dei Carabinieri a forza armata.Si tratta di uno scudo rosso con una croce d’argento con in cima uno sfondo azzurro. I colori hanno un loro significato; infatti, rosso sta ad indicare il coraggio e il sacrificio; l’azzurro il valore, la fedeltà e la madre patria. Nel primo e quarto quadrante troviamo una mano d’argento che impugna un serpente di colore verde, che simboleggia la cautela e il buon governo.
Nel secondo e terzo invece c’è una granata d’oro avvolta dalle fiamme ed oggi è l’unico simbolo presente sul cappello e sul braccio. In cima troviamo un leone d’oro che indica il buon governo. Sullo sfondo del leone vi è un tronco d’argento, che simboleggia le glorie e le decorazioni conseguite, oltre che lo spirito guerriero. Sotto lo scudo su lista si trova poi la scritta con il noto motto: NEI SECOLI FEDELE.
La storia dell’arma
L’Arma dei Carabinieri fu istituita nel 1814 dal re Vittorio Emanuele I di Savoia con l’obiettivo di fornire al Regno di Sardegna un corpo di polizia specializzato. S tratta quindi della più vecchia forza di polizia d’Italia, che e fu selezionata in divisioni e precisamente una per ogni provincia Le divisioni furono successivamente suddivise in società e in sottogruppo, per comandare e coordinare le stazioni di polizia locali in tutto il territorio nazionale. Negli ultimi anni le varie unità dei carabinieri hanno partecipato a missioni di pace, tra cui quelle in Kosovo, Afghanistan e Iraq. Alla Conferenza del G8 nel 2004, i Carabinieri hanno ricevuto il mandato di istituire un Centro di eccellenza per le unità di polizia di per guidare lo sviluppo di formazione e dottrine per le unità civili di polizia collegate alle missioni internazionali di pace.
I Corazzieri
Il nome del corpo specializzato ha origine in occasione del matrimonio a Torino tra il Duca di Savoia Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide di Lorena nel 1842. Il corpo dei corazzieri si costituì il 7 febbraio 1868, nella città di Firenze, allora Capitale d’Italia, e in quell’occasione vennero riuniti 80 carabinieri a cavallo, provenienti dalle legioni di Firenze, Milano e Bologna, con il compito di fare da scorta d’onore al corteo reale.
Il riconoscimento di forza armata autonoma
Fino all’anno 2000 i Carabinieri facevano parte dell’esercito italiano, ma poi con il decreto legge (art. 1 della legge delega 31 marzo 2000, n. 78), i carabinieri divennero forza armata indipendente. Nell’ottobre dell’anno 2016, fu integrata nel corpo quello forestale italiano dando vita alla nascita del Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare, associate al ministero delle risorse agricole e forestali.
L’Organizzazione e i compiti istituzionali
L’Arma dei carabinieri ha una duplice natura; infatti, è considerata sia forza armata che di polizia e le due branchie dipendono rispettivamente, dal Capo di Stato Maggiore e dal Ministero dell’Interno. In sostanza si tratta di un corpo militare di polizia con competenza generale in termini di servizio permanente di pubblica sicurezza, a cui sono affidati i compiti militari:
.Concorso alla difesa della Patria ed alla salvaguardia delle libere istituzioni al fine di garantire il bene della collettività in caso di calamità;
.Partecipazione alle operazioni militari in sia in Italia che all’estero come forze armate.
. Pubblica sicurezza ovvero esercizio esclusivo delle funzioni come organo di polizia militare
.Polizia giudiziaria con il ruolo di esercizio e di polizia alle dipendenze d della giustizia militare;
.Sicurezza delle rappresentanze diplomatiche italiane comprese quelle degli uffici degli addetti militari all’estero;
.Assistenza ai comandi e alle varie unità militari costantemente impegnati in svariate attività di carattere istituzionale nel territorio, con compiti di polizia atta a salvaguardare le istituzioni.