AEREONAUTICA
Lo stemma araldico
dell’Aeronautica Militare Italiana è sormontato dall’aquila turrita, ovvero il simbolo per antonomasia dei piloti militari, e racchiude i distintivi di squadriglie che, nella prima Guerra Mondiale, si misero in evidenza per le loro spiccate doti di abilità abbinate a coraggio e atti eroici. Lo stemma tra l’altro recita il motto “Virtute Siderum Tenus” (“con valore verso le stelle “) che è l’emblema stesso di quanto appena descritto. Il quadrupede chimerico alato sostiene una fiaccola, e presenta un corpo che per metà è di leone (sulla parte anteriore) e per un’altra di cavallo (lato posteriore) e raffigura il distintivo della X Squadriglia fondata il 1° aprile del 1913. Il Grifo Rampante rappresenta invece l’insegna della 91ª Squadriglia da Caccia. Che ebbe tra le sue file celebri eroi di cui uno su tutti rispondente al nome di Francesco Baracca. Il “Leone di S.Marco fu adottato dalla “87ª Squadriglia ribattezzata La Serenissima in omaggio proprio alla città di Venezia. E’che tra le sue fila vide le imprese di D’Annunzio. Il Quadrifoglio infine, riproduce il simbolo della 10ª Squadriglia da bombardamento anch’essa messasi in grande evidenza per gesta eroiche durante la Grande Guerra
Aeronautica militare: la storia
La forza aerea d’Italia è stata fondata ufficialmente il 28 marzo 1923, dal re Vittorio Emanuele III come Regia Aeronautica. Durante gli anni ’30 fu poi coinvolta nelle sue prime operazioni militari in Etiopia e precisamente nel 1935, e successivamente nella guerra civile spagnola nel periodo compreso tra il 1936 e il 1939. Subito dopo l’Italia entrò nella seconda guerra mondiale come alleata principale della Germania. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, l’aviazione fu divisa in due parti, e lo stesso destino ebbe la Regia Aeronautica. La Forza Aerea fu, infatti, divisa in due ed una partecipò come co-belligerante nel Sud contro gli ex alleati tedeschi, mentre l’altra si schierò con la Repubblicana nel nord (Salò), fino al termine della guerra. Quando in Italia fu poi costituita la Repubblica, a seguito del referendum popolare indetto per far scegliere al popolo tra la stessa e la monarchia, alla forza aerea fu data il suo nuovo nome che poi è attuale ovvero Aeronautica Militare italiana.
La flotta aerea
Tra i velivoli in dotazione oggi alle forze aeree italiane vanno sicuramente citati: i caccia intercettori costruiti dalla Lockheed e identificati con la sigla F 104 F; gli Aeritalia, e i Lockheed TF 104 G. Per quanto riguarda invece i cacciabombardieri, i più imponenti sono quelli di Aeritalia con la sigla F 104 S, i Tornado Panavia i ricognitori di volo G 91 R e G 91 Y prodotti dalla FIAT, i missili intercettori della Nike-Hercules, i ricognitori fotografici della Lockheed con sigla RF 104 G, e i Piaggio PD 808 RM A riguardo degli aerei adibiti al trasporto tattico-logistico e antincendio, sui cieli nazionali operano invece i modelli Lockheed C 130, gli Hercules e i velivoli Aeritalia G 222, oltre ai noti antincendio Canadair CL 215. Infine, di grande rilievo internazionale sono le ormai mitiche “frecce tricolori” che compongono la più famosa pattuglia acrobatica, di stanza ad Aviano, e che oggi è il vero biglietto da vista dell’Aeronautica italiana.
L’ORGANIZZAZIONE
L’organizzazione amministrativa e tecnica dell’Aeronautica Militare Italiana viene gestita dal Ministero della Difesa, mentre quella preposta alle strategie militari invece è sotto il comando del Capo di Stato Maggiore che è quindi il responsabile unico di tutte le forze aeree. I servizi logistici e gli altri reparti operativi dipendono poi dai comandi di regione che hanno sede, al nord al centro e al sud e rispettivamente a Milano, Roma e Bari. L’elenco del personale dell’Aeronautica Militare Italiana comprende inoltre ufficiali, e sottufficiali, che sono sia di carriera che volontari, ed operano con funzioni di piloti specialisti e di assistenti di volo. Gli ufficiali piloti e ingegneri, da sempre si formano presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, tra le più rinomate al mondo, tanto è vero che è frequentata da molti stranieri. Anche per la formazione di piloti di aerei civili, che sono tra i più richiesti del settore, l’Accademia di Pozzuoli è tra le prime. La Scuola dei Sottufficiali ha invece sede presso l’aeroporto militare di Capua, anch’essa da sempre una scuola di rinomata fama mondiale.